L’ultima variazione al bilancio 2024 della Provincia vale 2,9 milioni di euro.
La manovra relativa all’applicazione dell’avanzo di amministrazione disponibile 2023, è stata votata con i quattro voti contrari di Alessandro Amà, Simone Saletti, Alessandro Guaraldi e Francesco Carità, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio provinciale in carica, prima delle elezioni di domenica 29 settembre.
Quasi tre milioni destinati interamente al settore dei lavori pubblici, tra potature degli alberi a bordo strade, interventi negli edifici scolastici e manutenzione straordinaria delle strade provinciali.
La parte del leone la fanno le nuove asfaltarure per quasi 1,2 milioni di euro. Un investimento che va a sommarsi ai circa 6 milioni già spesi sulla rete viaria nel corso del 2024.
Oltre un milione in più, dunque, dei quali 620 mila per nuovi manti sulle strade provinciali nel quadrante viario dell’Alto Ferrarese e 550 mila euro per la messa in sicurezza di altri tratti di strade nel Basso Ferrarese.
È attualmente in corso la fase della progettazione per definire i tratti viari che saranno interessati dai cantieri, ma si conta di intervenire su un totale di una quindicina di strade provinciali.
Fra le altre voci della variazione, 600 mila euro servono a integrare i lavori finanziati con fondi Pnrr nelle scuole. Lavori complementari resisi necessari perché durante i cantieri Pnrr si sono riscontrati altri problemi che si è ritenuto opportuno risolvere a cantieri già in corso, per migliorare la complessiva messa in sicurezza di edifici e palestre.
È il caso, per esempio, dei 150 mila per la palestra dell’ex Itip Copernico-Carpeggiani, dei 100 mila per irrobustire i solai dell’istituto Montalcini a Portomaggiore, dei 120 mila per rifare alcune linee di sottoservizi e sistemazione aree esterne al complesso ex Itip, oppure dei 100 mila per lavori complementari a quelli in corso al liceo Roiti.
Altri 700 mila euro servono per le potature degli alberi ai lati di 12 strade provinciali, di cui 440 mila nella zona dell’Alto e 260 mila nel Basso Ferrarese.
Interventi aggiuntivi ai cantieri relativi ai ponti hanno poi richiesto altri 200 mila euro, per esempio, agli impianti di telecomunicazioni, condotte idriche e altri lavori complementari, come nel caso del viadotto sul torrente Idice in comune di Argenta e al ponte sul Po di Volano a Codigoro.
Infine 170 mila euro sono destinati a lavori di manutenzione nelle scuole. Alcuni esempi sono: il nuovo impianto elettrico al Remo Brindisi a Lido Estensi, la manutenzione dell’impianto antincendio all’istituto Bachelet in via Azzo Novello, nuovi parapetti alle scale esterne nella sede di Argenta del Levi Montalcini e il nuovo pavimento del sottoporticato al Vergani di Ferrara.
Tutti cantieri, dei quali alcuni già in corso, che si concluderanno entro la fine del 2024.
Votata, invece all’unanimità la delibera sull’accordo che regola i rapporti tra la Direzione regionale musei nazionali di Bologna e la Provincia, relativamente all’intervento di restauro e consolidamento del Castello Estense.
Un passaggio formale necessario per assegnare nero su bianco le funzioni di contraente e stazione appaltante alla Provincia, per quanto riguarda l’utilizzo dei tre milioni che il Ministero ha riconosciuto rispetto agli iniziali sette, per il complesso intervento di restauro del Castello Estense.
Un voto unanime non privo di accenti diversi, come quelli critici espressi dai consiglieri Saletti, Guaraldi e Amà, a proposito di un mancato coinvolgimento del Consiglio provinciale sulla partita del Castello. “Se la struttura tecnica della Provincia ha agito bene - è stata in particolare l’osservazione di Guaraldi - non altrettanto può dirsi della parte politica per il mancato coinvolgimento del Consiglio".
Tema tornato di attualità, quello del Castello, dopo che il Decreto ministeriale del maggio scorso ha ridotto a tre i milioni finanziati rispetto ai sette inizialmente concessi nel 2016. Un buco da quattro milioni, quindi, colmato con una disponibilità della Regione Emilia-Romagna per tre milioni, più uno derivante dal bilancio della Provincia.
Osservazioni di mancato coinvolgimento dell’organo consiliare respinte dai consiglieri di maggioranza (Francesco Colaiacovo, Andrea Baldini e Anna Chiappini) e dallo stesso presidente, Gianni Michele Padovani, che hanno ricordato i tempi stretti per evitare il pericolo di ripartire da capo con l’iter di un nuovo progetto e nuova approvazione della Soprintendenza, unitamente allo spettro della inevitabile revisione prezzi al rialzo.
Una corsa contro il tempo durante la quale c’è stata anche l’iniziativa della lettera del luglio scorso, con la quale presidente della Provincia e sindaco di Ferrara hanno chiesto spiegazioni al Ministro del taglio delle risorse. Missiva rimasta nel frattempo senza risposta.
“Se dunque non c’è stato coinvolgimento del Consiglio - ha replicato Padovani - non si può dire che sia mancata la politica, visto che è stato un merito politico il ripristino dell’iniziale quadro finanziario che ha consentito di confermare il progetto e, quindi, di poter dare avvio alla procedura di appalto”.