Sono quattro le opposizioni di altrettanti creditori, su un totale di circa 9000, presentate alla proposta di concordato relativamente alla vicenda CoopCostruttori.
La scelta del concordato era stata autorizzata dal Ministero vigilante in quanto giudicata la più celere per concludere la procedura di amministrazione straordinaria, dopo il crac dell’impresa argentana di 22 anni fa.
In un primo tempo era pervenuta ai commissari – Renato Nigro, Alberto Falini e Franco La Gioia – una proposta che prevedeva un riparto finale dello 0,74% che avrebbe portato il complessivo ristoro ai soci chirografari a circa il 9%.
Il Ministero ha però chiesto ai commissari di negoziare soluzioni migliorative. L’iniziale 0,74%, è stato così portato all’1,062% con un grado di soddisfazione complessiva del 9,21% ma al termine di un negoziato che è durato molto a lungo.
A seguito dell’approvazione del Ministero e dell’autorizzazione al deposito alla cancelleria del Tribunale della nuova proposta, sono scattati i 30 giorni di tempo per attendere eventuali opposizioni da parte dei creditori, trascorsi i quali il giudice avrebbe potuto procedere all’omologa della soluzione prospettata, con il conseguente avvio del piano di riparto finale.
Ora le quattro opposizioni hanno comportato uno stop alla procedura, almeno fino all’udienza in calendario per il prossimo 24 settembre.
I circa 3.300 creditori riuniti nei CARSPAC 1 e 2 auspicano una rapida chiusura della procedura nella convinzione che, nell'attuale fase, prevalga la definizione della vicenda nell’interesse collettivo di migliaia di creditori rispetto a quello di taluni.
Presenti all'incontro con i commissari Giovanni Bigoni e Massimo Cricca (Carspac 2), Willer Dal Buono (Carspac 1), il presidente della Provincia, Daniele Garuti, e il sindaco di Argenta, Andrea Baldini.