Piano nutria 2025

Le novità per contrastare i danni causati al mondo agricolo e alla sicurezza idraulica

Data: Martedì, 23 Dicembre 2025

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Immagine: Gabbie nutrie

Provincia: le novità introdotte nel 2025 per il contenimento della nutria

 

 

Sono diverse le novità introdotte dalla Provincia nel 2025 per rendere più efficace il piano di contenimento della nutria, in risposta ai danni causati principalmente al settore agricolo e al sistema di sicurezza idraulica del territorio.

Una prima azione è stata di semplificare. Non è più necessaria, infatti, la compilazione di moduli di richiesta da parte dei richiedenti, ma basta una segnalazione telefonica alla Polizia provinciale (0532.299982 oppure 299977).

Tempi di intervento ridotti anche in seguito a un nuovo applicativo su piattaforma Google, completamente gratuito, dedicato alle associazioni agricole e gestito direttamente dagli agenti provinciali, nel frattempo dotati di arma lunga per effettuare gli interventi diretti di abbattimento.

Nella sede della Polizia provinciale di Codigoro di via Riviera Cavallotti, poi, è stato istituito un giorno di ricevimento del pubblico per agevolare in particolare le richieste del Basso Ferrarese.

La Provincia mette, inoltre, a disposizione di coadiutori e agricoltori mediamente 250 gabbie all’anno (solo l’ultimo acquisto è costato 20 mila euro), oltre a un corso riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna espressamente per l’attività di cattura e abbattimento.

Prosegue anche il progetto sperimentale in zone dedicate con il fucile calibro 22, con due corsi di formazione organizzati per i nuovi coadiutori, il cui numero di abilitati e attivi ammonta nel territorio provinciale a 345, mentre altri 400 operano in caso di bisogno mirato.

In parallelo, continua il rapporto di stretta collaborazione con il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, per l’individuazione delle zone ad alta criticità lungo le sponde dei canali.

Collaborazione che la Provincia estende a tutti i sindaci dei 21 Comuni del territorio estense, che sostengono il piano di controllo con le ordinanze sindacali per l’abbattimento della specie in aree urbane.

Un intervento complessivo, quello del piano provinciale, che nell’ultimo anno ha visto l’abbattimento di circa 50 mila esemplari e che il presidente Daniele Garuti ha recentemente comunicato a Prefettura, associazioni agricole, Consorzio di Bonifica e Regione Emilia-Romagna.

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Ultimo aggiornamento:Martedì, 23 Dicembre 2025