Le responsabilità sul Cpia in base alla legge

Una replica a un servizio pubblicato da La Nuova Ferrara

Data: Martedì, 18 Luglio 2023

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Immagine: aula scolastica

A seguito della pubblicazione su La Nuova di martedì 18 luglio del servizio “Il Cpia ancora senza sede e aule” (in allegato), si rendono necessarie alcune precisazioni.

Provvedere alla sede del Centro provinciale istruzione per adulti di Ferrara non dipende dalla volontà, né dalla responsabilità della Provincia.

A dirlo è l’articolo 3 della legge n. 23 del 1996, che stabilisce le competenze istituzionali rispetto alle scuole di primo e di secondo grado.

Nel caso specifico, il Cpia è compreso dalla norma nell’ambito delle scuole di primo grado e pertanto è il Comune, quindi non la Provincia, che deve provvedere a individuare e a mettere a disposizione una sede idonea.

Una disposizione ribadita anche dalle Linee guida del Miur il 12 marzo 2015, le quali confermano che siano i Comuni ad erogare i servizi ai Cpia.

Se la Provincia ha provveduto finora a mettere a disposizione propri spazi è stato in ragione di una convenzione con il Comune di Ferrara, nel frattempo scaduta il 31 agosto 2021 (e non in scadenza, come erroneamente riportato, il prossimo 1 settembre).

Da notare che l’ultima proroga concessa dall’amministrazione che ha sede in Castello Estense, scaduta a fine agosto di due anni fa, è stata di un anno rispetto alla precedente vigenza di cinque anni, proprio perché le richieste di nuove aule degli istituti superiori di secondo grado non consentono più di svolgere questa funzione di supplenza.

Per fare un solo esempio, per l’anno scolastico 2023-24 la Provincia, in base alle richieste ricevute, dovrà provvedere a fornire 29 aule in più alle scuole superiori di secondo grado. Tenuto conto che sono in corso cantieri scolastici di messa in sicurezza, finanziati con i fondi Pnrr (da realizzare entro precise scadenze) la cui durata va ben oltre i mesi di pausa estiva, è facile dedurre che l’amministrazione si trova di fronte a un problema di non facile soluzione.

Ultimo dato da rilevare è che la convenzione Provincia-Comune prevede che alla scadenza (già avvenuta) il Comune liberi gli spazi messi a disposizione e senza oneri per la Provincia.

“Naturalmente – aggiunge il presidente della Provincia Gianni Michele Padovani – rimaniamo a disposizione per ogni collaborazione istituzionale possibile, come finora accaduto, e in ogni sede sia richiesto, ma non va confusa questa disponibilità con una responsabilità che la legge attribuisce ad altri”.

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Ultimo aggiornamento:Martedì, 18 Luglio 2023