Un tavolo provinciale per gli impianti energetici e le fonti rinnovabili.
L’iniziativa è del presidente della Provincia, Daniele Garuti, che lo ha insediato come spazio di confronto e conoscenza, dopo avere raccolto l’esigenza di affrontare il problema della diffusa percezione – di cittadini, sindaci e settori economici – di una eccessiva concentrazione nel territorio estense di impianti biogas, biometano, fotovoltaici e agrivoltaici.
“Un dato a conferma di questa sensibilità diffusa – ha confermato in apertura il presidente Garuti – è che ormai l’80 per cento delle conferenze di servizio alle quali la Provincia è chiamata a dare un parere si svolge su questo tema”.
Un problema, poi, reso ancor più complesso da un quadro normativo di riferimento ancora poco chiaro e definito, che non aiuta lo svolgimento dei procedimenti autorizzativi per l’insediamento degli impianti.
L’esempio della sentenza del Tar del Lazio del maggio scorso, è l’ultimo di una serie di pronunciamenti in sede giudiziaria che, di fatto, hanno messo in discussione la competenza delle Regioni a legiferare sulla materia, specie per quanto riguarda le aree idonee e il rispetto delle distanze.
Un quadro di incertezza normativa destinato a durare, fino a quando il governo non provvederà con gli attesi decreti attuativi in materia.
“Nel frattempo – ha ribadito il presidente della Provincia – da un lato assistiamo alla spinta di consistenti finanziamenti per nuovi insediamenti secondo gli obiettivi europei di decarbonizzazione entro il 2030, dall’altro come istituzioni locali non possiamo contare su norme chiare in termini di criteri oggettivi da applicare per un governo efficace del fenomeno”.
Scopo del tavolo provinciale, dunque, è non solo condividere e dare informazioni corrette su un tema complesso, ma anche raccogliere istanze, osservazioni, problemi e bisogni del territorio, per presentarli in modo condiviso nelle sedi istituzionali appropriate.
Come avvenuto sui temi strade e scuole, i cui programmi di intervento sono stati volutamente condivisi con sindaci e dirigenti scolastici, anche in questo ambito si conferma la volontà della Provincia di essere in ascolto e vicina al territorio.
Il primo incontro, cui hanno preso parte in 81 fra Comuni, Regione, Arpae, associazioni e rappresentanze, è stata l’occasione per una ricognizione dei punti di vista sugli aspetti normativi e sulle aspettative espresse dalle varie voci in campo.
Un ulteriore ruolo che potrà giocare il tavolo è anche quello del monitoraggio e della conoscenza di una realtà che, a oggi, conterebbe sul territorio provinciale alcune decine solo di impianti fra biogas e biometano.
Un tema che rappresenta una sfida complessiva se si tiene conto, da un lato, dell’obiettivo nazionale entro il 2030 di produrre 80 gigawatt da fonti rinnovabili (ora l’Italia è poco oltre i 23) e, dall’altro lato, della convinzione del settore agricolo di tutelare una produzione agroalimentare a marchio Made in Italy che è simbolo di qualità nel mondo.