All'Agenzia dogane e monopoli decidere sui rimborsi delle addizionali sull'energia elettrica

Così ha deciso la Corte di Cassazione adita dalla Provincia di Piacenza con il sostegno di Upi Emilia-Romagna

Data: Venerdì, 09 Agosto 2024

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Immagine: Elettrictà_Lampadina

Spetta all’Agenzia delle dogane e dei monopoli decidere se si ha diritto al rimborso dell’addizionale provinciale sull’accisa sull’energia elettrica.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha accolto le ragioni presentate dalla Provincia di Piacenza.

Il contenzioso è sorto dopo che l’addizionale sull’energia elettrica fu istituita con un decreto legge del 1988 e poi abrogata con un successivo decreto legislativo del 2011, con decorrenza 1 gennaio 2012.

Abrogazione avvenuta in seguito a una Direttiva europea del 2018, la quale stabiliva che gli Stati membri dell’Ue avrebbero dovuto uniformarvisi entro il primo aprile 2010.

Da qui le istanze di rimborso piovute sulle Province per l’addizionale versata negli anni 2010 e 2011.

Un problema che avrebbe avuto conseguenze pesanti sui bilanci provinciali e da qui è partita l’iniziativa di Piacenza, supportata da Upi Emilia-Romagna.

La decisione della Corte di Cassazione, dunque, stabilisce che i rimborsi delle addizionali per il biennio 2010 e 2011 vanno chiesti non alla Provincia ma all’Agenzia delle dogane e monopoli, la quale è così dichiarata “legittimata passiva - così il testo del comunicato a firma congiunta Provincia di Piacenza e Upi Emilia-Romagna – rispetto alla richiesta del venditore-fornitore di energia elettrica di rimborso delle somme restituite al consumatore e indebitamente versate a titolo di addizionale provinciale sulle accise”.

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Ultimo aggiornamento:Venerdì, 09 Agosto 2024