Di “Accomodamenti ragionevoli e discriminazioni” si parla in un seminario il 27 novembre a Giurisprudenza
“Accomodamenti ragionevoli e discriminazioni” è il titolo di un seminario in programma al dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara (Corso Ercole I d’Este), lunedì 27 novembre con inizio alle 9,30.
Organizzato da Unife e la consigliera di parità della Provincia, Annalisa Felletti, in collaborazione con l’Ordine avvocati e avvocate ferraresi, l’evento vuole essere l’occasione per un approfondimento sul diritto antidiscriminatorio, “oggi sempre più necessario – afferma Silvia Borelli di Unife – per proteggere le persone dai trattamenti svantaggiosi cui rischiano di essere esposte”.
Fra i fattori di rischio ci sono le appartenenze di genere, nazionalità, religione e disabilità.
Per questo studiose e studiosi hanno deciso di dare vita all’Italian Equality Network, di cui fa parte Silvia Borelli, con il compito di approfondire uno dei temi che da alcuni anni tengono banco nelle aule di tribunale e tra gli esperti ed esperte di diritto antidiscriminatorio, ossia l’obbligo di adottare quegli accomodamenti ragionevoli, titolo dell’incontro di Giurisprudenza.
La formula trova origine nel 2000, quando il diritto dell’Unione europea prescrive ai datori di lavoro, nel rispetto del principio di non discriminazione, di adottare provvedimenti adeguati a tutela dell’inserimento lavorativo dei disabili.
“L’evento – aggiunge Annalisa Felletti – tratta un tema ancora troppo poco conosciuto, che riguarda la vita delle persone con disabilità, in particolare delle donne con disabilità”.
Il tema trova continuità anche dalla “Convenzione Onu dei diritti della persona con disabilità” del 2006.
“L’accomodamento ragionevole – conclude Tamara Zappaterra, prorettrice alla diversità, equità e inclusione di Unife – deve divenire un paradigma operativo in tutti i contesti, a partire da quelli educativi e fin dalla prima infanzia”.