Export. Nel primo trimestre 2017 l'Emilia-Romagna arriva a 14,6 miliardi di euro: +8,9%, l'aumento più alto dal 2011
Bene le esportazioni verso America Centro-meridionale, Asia Orientale, Unione europea a 28 Stati e America settentrionale e crescono quelle verso i principali partner commerciali. Il presidente Bonaccini: "Continua la crescita della nostra economia, con 47mila nuovi posti di lavoro rispetto a un anno fa e il tasso di occupazione oltre il 68%, il più alto in Italia. Funziona il fare sistema attivato con il Patto per il Lavoro"
Bologna - Tra gennaio e marzo 2017, l’Emilia-Romagna ha esportato beni e servizi per un totale di
14,591 miliardi di euro (il 13,4% del totale nazionale), con
un incremento di quasi
1,2 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2016, pari a un
+8,9%: si tratta dell’aumento su base tendenziale (rispetto appunto allo stesso trimestre dell’anno precedente)
più alto dal 2011. A dirlo sono i dati Istat diffusi oggi.“Continua la crescita della nostra economia- afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna,
Stefano Bonaccini- dopo che già il 2016 si è chiuso con un +1,4% del Pil regionale che pone l’Emilia-Romagna al primo posto a livello nazionale. Dati ancor più importanti, quelli sull’export, visto che abbiamo puntato su ricerca, innovazione e qualità, oltre che sull’internazionalizzazione delle imprese. E sono numeri che arrivano all’indomani di quelli sul mercato del lavoro, per i quali in Emilia-Romagna nel primo trimestre dell’anno si sono registrati quasi
47mila nuovi posti rispetto al primo trimestre del 2016 e oltre 81 mila negli ultimi due anni, con un
tasso di occupazione, il 68,3%, che porta la nostra regione al
primo posto in Italia, con la disoccupazione che segna un calo record di 1,3 punti percentuali sempre sul primo trimestre dell’anno scorso. Una crescita- sottolinea Bonaccini- che trova le sue fondamenta nel
Patto per il Lavoro sottoscritto con imprese, sindacati, enti locali, università e terzo settore, un fare sistema che sta portando sviluppo e nuova occupazione, che resta l’obiettivo principale della nostra azione di governo”.
In termini geografici, sono tante le aree del mondo dove il Made in Emilia-Romagna ha segnato trend positivi:
America Centro-meridionale (+20,7%),
Asia Orientale (+14,8%),
Unione europea a 28 Stati (+9,6%) e
America Settentrionale (+9,5%). Risultano
tutti in crescita i principali partner commerciali:
Germania (+9,4%),
Francia (+7%),
USA (+9,4%),
Spagna (+15,4%),
Regno Unito (+1%). Molto significativi gli incrementi di
Polonia (+30,1%) e
Cina (+34,9%), che si posizionano rispettivamente sesto e settimo mercato di destinazione dell’export dell’Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda i settori, l’incremento dell’export è stato trainato da
Macchinari e Apparecchi (+10,4% pari a +384,2 milioni di euro),
Metalli di base e prodotti in metallo (+16,2%, pari a 153,8 milioni di euro),
Mezzi di Trasporto (+9,7%, pari a 151,5 milioni di euro),
Chimica (+14%, pari a 103,6 milioni),
Moda (+6,3%, pari a 103,2 milioni) e
Materie Plastiche e Ceramica (+7,4%, pari a 103,1 milioni).
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